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LCA e impronta ambientale: uno strumento di supporto per le aziende e i consumatori. Alla Scuola Superiore Sant’Anna il convegno organizzato dall’Istituto di Management e dal Centro di ricerca interdisciplinare sulla Sostenibilità e il Clima

Data pubblicazione: 15.02.2024
Convegno LCA
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LCA. Ovvero Life Cycle Assessment: un metodo che valuta le interazioni di un prodotto o servizio con l’ambiente, considerando il suo intero ciclo di vita, e consente di individuare, descrivere qualitativamente e quantificare gli impatti ambientali ed energetici associati ad un prodotto, processo o servizio in tutte le fasi di vita. È stato questo l’argomento principale del convegno “LCA e impronta ambientale come supporto all’eco-design e al decision-making aziendale”, organizzato dall’Istituto di Management e dal Centro di ricerca interdisciplinare sulla Sostenibilità e il Clima della Scuola Superiore Sant’Anna: un’occasione per fare il punto della situazione su quanto lo strumento della LCA stia diventando sempre più uno strumento strategico e decisionale per le aziende.
Al convengo sono intervenuti Fabio Iraldo, professore ordinario dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, Michele Galatola, DG Growth, European Commission, Silvia Grandi, Diretttrice Generale, Direzione Economia Circolare del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Francesca Albano, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Alessandro Zoratti, Direttore Strategie e Sostenibilità di Trenitalia.

“LCA ci permette di valutare e misurare l’impronta ambientale dei prodotti lungo tutto il ciclo di vita. Significa individuare tutta una serie di parametri che riguardano le molteplici problematiche ambientali, dall’impronta idrica al consumo di risorse. Questi dati devono accompagnare il prodotto come una carta d’identità in modo che i consumatori, sulla base di queste informazioni, siano guidati in una scelta consapevole dei prodotti” ha dichiarato Fabio Iraldo.

Nel convegno si è anche discusso di un caso studio frutto della collaborazione tra Scuola Superiore Sant’Anna e Trenitalia: il risparmio da parte dell’azienda di circa 460 tonnellate di C02 grazie alle bottiglie di r-Pet che la società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS ha deciso di mettere sui propri treni per distribuirle al posto dei precedenti brick. Tali emissioni, se venissero tradotte con delle equivalenze, si trasformerebbero a quelle pari alla Co2 assorbita nell’arco di un anno da oltre 60.000 alberi o al risparmio, idrico in questo caso, di circa 111.000 m3 e che rappresenterebbe il volume d’acqua che si consuma per riempire 44 piscine olimpioniche.

"La sostenibilità – ha dichiarato nel corso dell’evento Alessandro Zoratti, Direttore Strategie e Sostenibilità di Trenitalia - rappresenta oggi la sfida più importante a livello globale. Il cammino della sostenibilità dobbiamo e vogliamo farlo insieme, facendo nostra la cultura della sostenibilità, affinché diventi parte del nostro quotidiano, riguardi i nostri modelli di consumo e i nostri stili di vita. Trenitalia, in tal senso, si è collocata nel 2023 nel 3% delle aziende TOP del trasporto ferroviario, confermando la medaglia Silver del rating Ecovadis, già ottenuta nel 2022, passando da un punteggio di 59 a 68 su 100".